Zanidatamab per il tumore delle vie biliari HER2-amplificato, non-resecabile, localmente avanzato o metastatico: studio HERIZON-BTC-01
HER2 è sovraespresso o amplificato in un sottogruppo di tumori delle vie biliari. Zanidatamab, un anticorpo bispecifico mirato a due distinti epitopi HER2, ha mostrato tollerabilità e attività antitumorale preliminare nel carcinoma delle vie biliari che esprime HER2 o HER2-amplificato ( noto anche come ERBB2 ), refrattario al trattamento.
HERIZON-BTC-01 è uno studio globale, multicentrico, a braccio singolo, di fase 2b di Zanidatamab nei pazienti con tumore del tratto biliare HER2-amplificato, non-resecabile, localmente avanzato o metastatico con progressione della malattia dopo precedente terapia a base di Gemcitabina, reclutati in 32 siti di sperimentazione clinica in nove Paesi in Nord America, Sud America, Asia ed Europa.
I pazienti eleggibili avevano un’età pari o superiore a 18 anni con tumore del tratto biliare HER2-amplificato confermato dall'ibridazione in situ mediante test centrale, almeno una lesione target misurabile secondo i criteri RECIST di valutazione della risposta nei tumori solidi versione 1.1 e un ECOG performance status pari a 0 o 1.
I pazienti sono stati assegnati a coorti basate sul punteggio immunoistochimico di HER2 ( IHC ): coorte 1 ( IHC 2+ o 3+; HER2-positivo ) e coorte 2 ( IHC 0 o 1+ ).
I pazienti hanno ricevuto Zanidatamab 20 mg/kg per via endovenosa ogni 2 settimane.
L'endpoint primario era il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) confermato nella coorte 1 valutato da una revisione centrale indipendente.
L’attività antitumorale e la sicurezza sono state valutate in tutti i partecipanti che hanno ricevuto qualsiasi dose di Zanidatamab.
Tra 2020 e il 2022, 87 pazienti sono stati arruolati nello studio HERIZON-BTC-01: 80 nella coorte 1 ( 45 erano femmine, 56%, e 35 erano maschi, 44%; 52 erano Asiatici, 65%; l’età media era di 64 anni ) e sette nella coorte 2 ( 5 erano maschi, 71%, e 2 erano femmine, 29%; 5 erano asiatici, 71%; l’età media era 62 anni ).
Al momento del cutoff dei dati ( ottobre 2022 ), 18 pazienti ( 21%; 17 nella coorte 1 e 1 nella coorte 2 ) continuavano a ricevere Zanidatamab; 69 pazienti ( 79% ) hanno interrotto il trattamento ( progressione radiografica in 64 pazienti, 74% ).
La durata mediana del follow-up è stata di 12.4 mesi.
Risposte obiettive confermate da una revisione centrale indipendente sono state osservate in 33 pazienti nella coorte 1 ( 41.3% ).
16 pazienti ( 18% ) hanno manifestato eventi avversi di grado 3 correlati al trattamento; i più comuni sono stati diarrea ( 4 pazienti, 5% ) e diminuzione della frazione di eiezione ( 3 pazienti, 3% ).
Non si sono verificati eventi avversi di grado 4 correlati al trattamento e nessun decesso correlato al trattamento.
Zanidatamab ha dimostrato un beneficio clinico significativo con un profilo di sicurezza gestibile nei pazienti con tumore del tratto biliare HER2-positivo, refrattario al trattamento.
Questi risultati supportano il potenziale di Zanidatamab come futura opzione terapeutica nel tumore del tratto biliare HER2-positivo. ( Xagena2023 )
Harding JJ et al, Lancet Oncol 2023; 24: 772-782
Gastro2023 Onco2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Sopravvivenza globale con Palbociclib più Letrozolo nel tumore mammario avanzato
PALOMA-2 ha dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con Palbociclib (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Attività e sicurezza di Enobosarm, un nuovo modulatore orale selettivo del recettore degli androgeni, nel tumore mammario avanzato positivo per i recettori degli androgeni, positivo per i recettori degli estrogeni e HER2-negativo: studio G200802
Il recettore degli androgeni è un soppressore del tumore nel cancro al seno positivo al recettore degli estrogeni. L’attività e la...
Atezolizumab più Docetaxel modificato, Cisplatino e Fluorouracile come trattamento di prima linea per il tumore anale avanzato: studio SCARCE C17-02 PRODIGE 60
Il regime modificato con Docetaxel, Cisplatino e Fluorouracile ( mDCF ) ha dimostrato efficacia e sicurezza come trattamento di prima...
Pembrolizumab più chemioterapia rispetto a placebo più chemioterapia per il tumore gastrico avanzato HER2-negativo: studio KEYNOTE-859
Gli inibitori di PD-1 combinati con la chemioterapia hanno mostrato efficacia nel tumore gastrico o della giunzione gastro-esofagea. Sono state confrontate...
Patritumab deruxtecan, un coniugato anticorpo-farmaco ha dimostrato efficacia nel tumore al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
Lo studio di fase II HERTHENA-Lung01 ha mostrato che il trattamento con il coniugato anticorpo-farmaco Patritumab deruxtecan ( HER3-DXd...
Lenvatinib combinato con chemioembolizzazione transarteriosa come trattamento di prima linea per il tumore epatocellulare avanzato: studio LAUNCH
Lenvatinib ( LEN; Lenvima ) è una terapia di prima linea per i pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato ( HCC...
Selinexor orale come terapia di mantenimento dopo chemioterapia di prima linea per il tumore dell'endometrio avanzato o ricorrente
Selinexor ( Nexpovio ) inibisce l'exportina-1 ( XPO1 ) con conseguente accumulo nucleare di proteine oncosoppressori tra cui p53, e...
Qualità di vita correlata alla salute con Nivolumab più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti con tumore della giunzione gastroesofageo / gastrico avanzato o adenocarcinoma esofageo da CheckMate 649
Nello studio CheckMate 649, Nivolumab di prima linea più chemioterapia ha prolungato la sopravvivenza globale ( OS ) rispetto alla...